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in aggiornamento…
da roma:
per la manifestazione di verona del 17 RAM – rete antifascista
metropolitana – organizza i pullman
il costo è di 20 euro a testa a/r
per prenotarsi passare alla segreteria del forte prenestino.
seguiranno info sull’orario e il luogo della partenza.
da firenze:
diverse realtà stanno organizzando autobus.
da padova: partenza dalla stazione ferroviaria di Padova ore 12.00. Prenotazioni e referente: 3351990945 (massimo)
da bologna:
http://aula-c.noblogs.org/post/2008/05/10/verona-manifestazione-antifascista-x-nicola-pullman
da milano: http://antifa-milano.noblogs.org/ (in treno)
INVITIAMO QUANT* SIANO A CONOSCENZA DI INFORMAZIONI SUI MEZZI IN ARRIVO A VR DI AGGIUNGERLO NEI COMMENTI, GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE
Uno dei volti della contemporanea banalità del male che assume il volto
oscuro della feroce stupidità di massa
A Nicola Tommasoli
Assassinato la notte del primo maggio a Verona
da quella "cultura diffusa" ormai in molte città del Nord
che si nutre di quell’inconscietà collettiva
– bianca o verde appartenenza di "avi-sangue-suolo" –
(nazistoide o fascitoide, cioè nazi e fasci nei comportamenti, ancor più
che nelle convinzioni ideologiche,
che si condensa in una regressa lingua senza umanità
" ama il tuo simile, odia e uccidi il diverso da te".
Sicurezza: è da tempo ormai che non sentiamo parlare d’altro.
Giornali e televisioni fanno a gara nel trattare l’argomento. Destra
e sinistra si rincorrono in una gara dove la prima, essendo da sempre
garante del più becero populismo, sembra essere più attrezzata, ma
dove la seconda sta facendo passi da gigante tanto che ormai
assistiamo ad un testa a testa a chi è più bravo a nascondere o a
mistificare la realtà dei fatti.
Dov’è questa sicurezza!
È forse nei luoghi di lavoro dove quotidianamente ci ammazzano per un
salario sempre più misero? O forse nelle fabbriche e nei cantieri c’è
solo la sicurezza dei padroni di farla franca di fronte alle
quotidiani morti ed incidenti di lavoratori e lavoratrici?
È forse all’interno delle mura familiari? O forse, in quello che
dovrebbe essere il luogo più sicuro per i più deboli, siamo
statisticamente sicuri che avvengono 3 violenze su 4 del totale di
quelle di cui sono vittime le donne?
17 maggio 2008 manifestazione nazionale a Verona!
A Verona
da anni si respira un clima pesante di intolleranza e razzismo, con
aggressioni ai danni di meridionali, migranti, omosessuali, lesbiche,
transgender e chiunque sia percepito come ‘diverso’, politicamente o
anche solo nel modo di vestire.
Politiche securitarie, slogan razzisti, manifestazioni omofobe che
trovano radici, consensi e coperture nell’arco istituzionale, dal
sindaco leghista Tosi a consiglieri comunali dichiaratamente fascisti,
come Miglioranzi, già leader del Veneto Fronte Skinhead.
La notte del primo maggio, in pieno centro a Verona,
è stato ucciso un ragazzo, Nicola Tommasoli. Non è stato un atto di
bullismo, non è stata una semplice rissa innescata da un branco di
deficienti. Chi lo afferma è complice del clima che ha permesso questo
omicidio. Al posto di Nicola, poteva esserci ognuno o ognuna di noi.
Perchè Verona
è governata da un fitto intreccio di poteri forti, lobby economiche,
integralismo cattolico, violenza neofascista, intolleranza diffusa e
instillata con campagne di odio verso tutto cioè che non è omologato o
produttivo. A Verona, nel 2008, è per questo motivo che si muore di fascismo.
Ma c’è un’altra Verona,
che resiste e chiede verità e giustizia per Nicola Tommasoli, condanna
il fascismo, vuole rompere la cappa di intolleranza e intende
denunciare le continuità fra le istituzioni cittadine e gli stessi
gruppi e aree da cui provengono gli assassini di Nicola.
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA SABATO 17 A VERONA
Nella notte del primo maggio a Verona, Nicola, un ragazzo di 29 anni, è stata massacrato di botte, in pieno centro. Nicola è morto per un violento calcio alla testa. In cinque gli si sono scagliati contro dopo che il giovane aveva risposto a uno degli aggressori di non avere sigarette. Nicola non è un militante di sinistra, Nicola ha solo i capelli un po’ troppo lunghi, porta un codino e questo a quanto pare basta per essere individuato e eliminato. La città di Verona è avvolta in questo clima di tensione perenne. Lo dimostrano le innumerevoli aggressioni subite da omosessuali, compagni, … in nome del decoro, della sicurezza e della pulizia. E adesso siamo arrivati al morto. Il famigerato sindaco leghista Flavio Tosi si affretta nelle ore successive all’aggressione omicida a dichiarare che si tratta di un fenomeno legato al bullismo, che la politica non c’entra niente. Peccato che i cinque arrestati – poco più che ventenni – siano legati alla tifoseria ultras dell’Hellas e alle formazioni della destra radicale.
NICOLA E’ OGNUNO DI NOI
L’Area programmatica Lavoro e Società – Cambiare rotta della CGIL del Veneto
e di Verona aderisce alla Manifestazione di Sabato 17 Maggio 2008 a Verona, condividendo gli obiettivi di affermazione dei valori di convivenza pacifica e democratica, di rispetto della vita, di pieno riconoscimento dei diritti costituzionali e universali dell’ uomo e di rifiuto della cultura dell’ odio, della violenza, dell’ intolleranza e di una sottocultura razzista e nazifascista.
Una Manifestazione che deve essere aperta, democratica e pacifica e dare continuità a una riflessione profonda sui valori, sulla cultura, sulle relazioni sociali del nostro vivere, per non dimenticare un ragazzo ucciso dall’ odio, dall’ aggressività, dall’ ignoranza.
Serve la capacità di distinguere e non generalizzare, ma serve anche il coraggio della verità.
Comunicato di adesione alla manifestazione antifascista del 17 marzo a Verona
Rabbia e dolore hanno seguito la notizia dell’ennesima morte per mano fascista.
Nicola Tommasoli è stato assassinato la notte del 1° maggio nel centro di Verona, da una squadraccia di 5 neofascisti.
E’ questa la verità, nonostante gli innumerevoli tentativi di
mistificazione e copertura, messi in atto dallo stato e dal suo
tentacolare apparato.
Le
forze dell’ordine sempre pronte a chiudere gli occhi, la magistratura
che avvalla le tesi più comode, la chiesa cattolica impegnata
quotidianamente nel diffondere grettezza clericofascista, i giornali
asserviti, i politici corrotti nascosti dietro la loro ipocrita
indignazione, completano la schiera di chi vuole soffocare
l’antifascismo e le lotte sociali riducendoli ad una questione di ordine pubblico.
Nell’odio e nella violenza, nella esasperazione, nella paura, nella
diffidenza, nel rancore, nel chiudere gli occhi.
il presagio ti è già stato raccontato
una tensione che hai percepito sulla pelle e negli sguardi addosso.
Lo hanno gridato nei cortei, nelle manifestazioni, nei comunicati:
Verona è una città malata, cova rancore e fiele, nutre e alimenta
sentimenti pericolosi e fuori controllo,
mette in scena il pamphlet della violenza scellerata terrorizzata
sbraita e dice convulsa che è inevitabile, conseguenza dei tempi, delle
ondate,
dice che bisogna reagire, anticipare, estirpare.
Nell’odio e nella violenza, nella paura, nella diffidenza, nel rancore,
nel chiudere gli occhi Verona ha deciso di affidarsi e di crescere.