la scheggia e la trave

Non capiamo, come una certa modalità di "informare" possa continuare a soffiare sul fuoco di una polemica pretestuosa sviando l’attenzione dalle domande politiche che una grande manifestazione di più di diecimila
persone poneva alla città, a un singolo fatto avvenuto durante lamanifestazione.
Fatto riguardo al quale,  tra l’altro, ci vengono attribuiti da alcuni giornali di oggi commenti mai pronunciati alla conferenza stampa di ieri, quantomeno dai rappresentanti dell’assemblea cittadina promotrice della manifestazione.

Certe semplificazioni, certa terminologia e certi inviti giustizialisti  non fanno semplicemente parte del complesso discorso (con annesso documento) presentato da noi all’indomani della manifestazione.

Il continuo eludere le responsabilità, politiche e culturali, di chi amministra questa città, concentrandosi su alcune scritte e una vetrina scheggiata, è il segno della volontà di nascondere la testa sotto la sabbia un’ ennesima volta e lasciare che quanto è successo a Nicola possa tornare a succedere.

10 mila persone hanno fatto una domanda "politica" alla società e alle istituzioni di questa città.

attendiamo una risposta.

assemblea aperta cittadina 17maggio – Verona

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One Response to la scheggia e la trave

  1. un'amica del tommo says:

    lasciate in pace il tommo e cercatevi altri pretesti per le vostre “domande politiche”.
    il vero male della nostra odierna società è l’IGNORANZA: che non ha parte politica, non è di destra nè di sinistra, ed è il male peggiore del nostro tempo.
    ed è assurda l’attribuzione di “responsabilità, politiche e culturali, a chi amministra questa città”: avreste detto la stessa cosa anche se il sindaco fosse stato Zanotto?
    io non credo.
    l’ignoranza e la non civiltà di qei 5 ragazzi non centra.
    il sindaco non centra.ed è perfettamente inutile prendersela con lui.
    è la società stessa in cui viviamo che ha dei problemi di base, che non si risolveranno certo attribuendo tutte le responsabilità a una parte politica, in una contrapposizione epica tra bene e male.
    non c’è buono o cattivo: è colpa di tutti noi, che a volte non sappiamo ascoltare, non sappiamo comprendere, pensiamo solo a noi stessi, e riusciamo solo a dare colpe agli altri.
    forse dovremmo iniziare ad agire partendo dal nostrio piccolo quotidiano, dalla gente che ci circonda…anzichè fare “domande politiche” e sperare che dall’alto ci risolvano problemi a livello sociale vecchi come il mondo come la devianza (problema che ha solo cambiato il nome passando attraverso le varie epoche e periodi, ma che da sempre condanna le vite di tutti noi).
    un’amica del tommo.

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