Hanno ucciso Nicola, ragazzo veronese che andava in giro per la sua città ricaduta nell’incubo fascista.
Sono trascorsi giorni di fibrillazione sociale nei quali è emersa una realtà giovanile agghiacciante.
Ignoranza e noia non sono le cause di questa efferata violenza.
Come a Verona anche a Viterbo i picchiatori trovano posto nelle candidature dei partiti di estrema destra.
L’ azione normalizatrice delle istituzioni , la disattenzione delle
forze politiche antifasciste, l’assenza di una condanna forte da parete
di una societa civile, hanno fatto si che oggi dirsi fascisti sia un
orgoglio e non un infamia.
Come a Verona anche a Viterbo ronde e aggressioni cercano di dettare le
regole e le "questioni di stile" della nostra città, nel nulla
culturale più assoluto, humus perfetto per i sentimenti di odio e
intolleranza che evadono ogni ideologia o ignavia.
A Viterbo è un po che ce ne siamo dovuti accorgere, è un po che alveoli
di fascismo si organizzano, picchiano i diversi e coloro che rifiutano
di allinearsi alla loro cultura violenta.
-
Recent Posts
Recent Comments
Archives
Categories
Meta