Hanno ucciso Nicola, ragazzo veronese che andava in giro per la sua città ricaduta nell’incubo fascista.
Sono trascorsi giorni di fibrillazione sociale nei quali è emersa una realtà giovanile agghiacciante.
Ignoranza e noia non sono le cause di questa efferata violenza.
Come a Verona anche a Viterbo i picchiatori trovano posto nelle candidature dei partiti di estrema destra.
L’ azione normalizatrice delle istituzioni , la disattenzione delle
forze politiche antifasciste, l’assenza di una condanna forte da parete
di una societa civile, hanno fatto si che oggi dirsi fascisti sia un
orgoglio e non un infamia.
Come a Verona anche a Viterbo ronde e aggressioni cercano di dettare le
regole e le "questioni di stile" della nostra città, nel nulla
culturale più assoluto, humus perfetto per i sentimenti di odio e
intolleranza che evadono ogni ideologia o ignavia.
A Viterbo è un po che ce ne siamo dovuti accorgere, è un po che alveoli
di fascismo si organizzano, picchiano i diversi e coloro che rifiutano
di allinearsi alla loro cultura violenta.
Sui giornali ci hanno parlato di coltellate, pestaggi, fibiate e riti
di iniziazione; ma non sono i soliti ragazzi. Tutti ce ne dobbiamo
accorgere, è il prodotto di un percorso che presto ci porterà di fronte
all’intolleranza istituzionale, ad un nuovo fascismo.
Noi speriamo ed invitiamo tutti ad una imminente presa di coscienza e
di posizioni, di chi ancora non vuol vedere quello che ormai è reale e
di chi non vuole più vivere quegli incubi.
Il csa valle faul si batte da 15 anni in difesa dei valori dei diritti
umani e aderisce all’appello della città di Verona ad una
manifestazione nazionale antifascista sabato 17 maggio con un pulmann
da Viterbo.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia e agli amici di Nicola,
e a tutte le vittime della sopraffazione e della violenza.
Per informazioni e per adesioni csavallefaul.noblogs.org
info line 3315063980
L’assemblea di gestione Centro Sociale Autogestito Valle Faul Viterbo 13/05/2008