Giovani Comunisti

17 maggio 2008 manifestazione nazionale a Verona!

A Verona
da anni si respira un clima pesante di intolleranza e razzismo, con
aggressioni ai danni di meridionali, migranti, omosessuali, lesbiche,
transgender e chiunque sia percepito come ‘diverso’, politicamente o
anche solo nel modo di vestire.
Politiche securitarie, slogan razzisti, manifestazioni omofobe che
trovano radici, consensi  e coperture nell’arco istituzionale, dal
sindaco leghista Tosi a consiglieri comunali dichiaratamente fascisti,
come Miglioranzi, già leader del Veneto Fronte Skinhead.
La notte del primo maggio, in pieno centro a Verona,
è stato ucciso un ragazzo, Nicola Tommasoli. Non è stato un atto di
bullismo, non è stata una semplice rissa innescata da un branco di
deficienti. Chi lo afferma è complice del clima che ha permesso questo
omicidio. Al posto di Nicola, poteva esserci ognuno o ognuna di noi.
Perchè Verona
è governata da un fitto intreccio di poteri forti, lobby economiche,
integralismo cattolico, violenza neofascista, intolleranza diffusa e
instillata con campagne di odio verso tutto cioè che non è omologato o
produttivo. A Verona, nel 2008, è per questo motivo che si muore di fascismo.
Ma c’è un’altra Verona,
che resiste e chiede verità e giustizia per Nicola Tommasoli, condanna
il fascismo, vuole rompere la cappa di intolleranza e  intende
denunciare le continuità fra le istituzioni cittadine e gli stessi
gruppi e aree da cui provengono gli assassini di Nicola.


Il 17 maggio parteciperemo al corteo nazionale per la liberazione di Verona dalla paura, dall’odio, dal razzismo, da forme vecchie e nuove di fascismo.
Non vogliamo stare in silenzio, non vogliamo stare fermi, non possiamo dimenticare.
I Giovani Comunisti aderiscono al corteo del 17 maggio e invitano tutte
e tutti, cittadini e cittadine, studenti, antifascisti e antifasciste,
associazioni, partiti, sindacati a camminare con noi, a urlare con noi,
ad attraversare Verona il 17 maggio con tutti i colori che siamo, con tutta la rabbia e la voglia di giustizia che abbiamo. 
Non abbiamo paura, riprendiamoci le città!
Le strade sono di chi ama!

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